Ridurre i costi energetici: breve guida pratica
Voglio risparmiare, voglio risparmiare, voglio risparmiare. Ce lo ripetiamo come un mantra dal momento in cui prendiamo visione della bolletta. Quel preciso momento in cui mettiamo al centro della nostra vita i buoni propositi. Ma dove concentrarli, questi buoni propositi, per risparmiare davvero sui consumi elettrici? Oggi vi sveliamo qualche banale trucco.
Gran parte degli sprechi nel settore elettrico sono correlati alla scelta e all’uso degli elettrodomestici. Troppo spesso si sottovaluta l’importanza dell’etichetta elettrica e si acquistano apparecchi obsoleti, che consumano grandi quantità di energia, perché magari hanno un costo basso. Un costo più basso che poi si sconta puntualmente in bolletta.
Altro aspetto da tenere ben presente è quello relativo all’ottimizzazione della tensione. Questo è possibile grazie all’installazione di dispositivi elettronici che si applicano all’impianto elettrico e che consentono di risparmiare energia allungando anche la vita agli elettrodomestici. Gli elettrodomestici funzionano solitamente con una tensione variabile che va tra i 207 e 253 volt, con i distributori di energia elettrica che erogano tensioni spesso superiori a 230 volt. Dunque può capitare che si generi un eccessivo riscaldamento e vibrazioni che possono stressare le apparecchiature.
E’ tutto? Forse, alla prossima puntata!